Estrattore o centrifuga?
Tutto quello che serve sapere per scegliere l’elettrodomestico più adatto alle proprie esigenze
Adori frutta e verdura, vuoi migliorare la tua alimentazione e pensi di iniziare a preparare succhi fatti in casa?
Allora ti sarai sicuramente posto la fatidica domanda: meglio l’estrattore o la centrifuga?
Ormai esistono moltissimi modelli di entrambi questi elettrodomestici, ma tanta varietà può portare anche un po’ di confusione e indecisione. Facciamo chiarezza allora, e cerchiamo di capire quali sono le principali differenze fra il funzionamento della centrifuga e quello dell’estrattore. Vedrai che allora non sarai più indeciso sull’acquisto da fare!
Il funzionamento della centrifuga e quello dell’estrattore: le differenze
Sia con l’estrattore che con la centrifuga è possibile ottenere succhi da quasi tutte le varietà di frutta e verdura. I due elettrodomestici però funzionano in modi nettamente diversi.
La centrifuga separa la parte liquida da quella solida, cioè il succo dalla polpa, grazie appunto alla forza centrifuga da cui trae il nome: la frutta o la vedura fatte a pezzettini vengono inserite nell’elettrodomestico, dove un cestello dotato di lame metalliche, ruotando a velocità tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto, rompe le cellule dell’alimento e ne libera il succo. Questo viene filtrato dal cestello stesso, ma a seconda del modello e del filtro possono restare dei residui di polpa. Per fare tutto questo la centrifuga impiega circa 2 minuti, ed è quindi abbastanza veloce.
L’estrattore di succo invece lavora la frutta e la verdura secondo un principio diverso, con movimenti più simili a quelli della nostra masticazione: è la coclea infatti, con la sua forma a spirale, che ruotando aiuta la separazione tra succo e polpa, insieme al filtro.
La velocità di lavorazione dell’estrattore è inferiore rispetto a quella della centrifuga: il motore ha una velocità di solito tra gli 80 e i 40 giri al minuto a seconda dei modelli, ma questo è un bene perché la lentezza aiuta a mentenere intatte tutte le sostanze nutritive presenti negli alimenti.
In genere un estrattore può impiegare dai 5 ai 10 minuti per lavorare completamente la frutta o la verdura, ma in questo tempo in realtà, rispetto ad una centrifuga, riesce a produrre più succo ed è quindi più efficiente.
Ma al di là delle differenze nel funzionamento, qual è il risultato finale? Che differenza c’è tra un centrifugato e un estratto? Esistono ulteriori funzionalità di questi elettrodomestici?
Estratti, centrifugati e cos’altro?
Come abbiamo detto sia con l’estrattore che con la centrifuga è possibile lavorare molti tipi di frutta o verdura. Ma se con la centrifuga le vostre opzioni si fermano qui, con l’estrattore potrete invece sbizzarrirvi!
Non solo, a seconda del filtro utilizzato, potrete cambiare la consistenza del succo prodotto; potrete anche realizzare passate, sorbetti, latte vegetale, gelati o smoothie. Le ricette possibili sono davvero tante!
Con l’estrattore inoltre potrete lavorare anche semi (per esempio di melograno, oppure semi di lino), e ottenere ottime performarce anche con tutte le verdure a foglia.
A livello di risultato finale, il centrifugato tende normalmente ad avere una parte più schiumosa in superficie e a diversi in due livelli di colore e consistenza, mentre l’estratto si presenta corposo e uniforme.
Il succo fatto con al centrifuga inoltre dovrebbe essere bevuto subito o almeno il prima possibile, entro la giornata, per far sì che non si disperdano le propietà nutrizionali degli alimenti, mentre quello realizzato con l’estrattore può conservarsi più a lungo, in genere un paio di giorni o anche oltre con gli appositi kit di conservazione.
Insomma, in conclusione l’estrattore di succo si presta ad un utilizzo molto più versatile della centrifuga, dandovi la possibilità di fare non solo semplici succhi, ma anche altre preparazioni e lavorando davvero qualunque tipo di frutta e verdura.